Perché in tempi di magra, dopo aver perso 8 (quasi 9) miliardi di euro, la scuola, secondo una tendenza in corso, dovrebbe fornire ad ogni alunno il tablet della marca più costosa che c'è? Daccordo: funziona meglio degli altri (anche se questo lo dovrebbe decidere una gara d'appalto), ma sono i tablet la cosa di cui oggi ha più bisogno la scuola in Italia? In alcuni indirizzi di scuola, per esempio, è stata tagliata la storia dell'arte, senza essere stata sostituita da niente, semplicemente i ragazzi escono prima. Era meno importante dei tablet?
A me personalmente, che insegno alla secondaria di primo grado, hanno tolto il laboratorio di pittura, il cui valore formativo sarebbe lungo da spiegare in questa sede e in questo paese, i progetti di educazione alla "cittadinanza globale", in cui i ragazzi usavano internet, sia per raccogliere informazioni che per scambiarle con classi di altri paesi del mondo, l'aiuto agli alunni in difficoltà... tutte attività che facevo con passione e per le quali mi aggiornavo costantemente. In cambio mi hanno dato nove classi numerose. Praticamente una catena di montaggio. E' più importante il tablet?
Hanno tagliato pesantemente il sostegno. E' meno importante del tablet?
Personalmente, sospetto che l'entusiasmo con cui vengono descritte le virtù dell'
I pad è permeato di vero e proprio
feticismo consumista. Può sembrare un giudizio esagerato e se qualcuno si offende, pazienza, ma la diffusione del culto di alcuni marchi aziendali sconfina in modo evidente nel fanatismo ideologico, come si vede nelle scene di assedio, addirittura dalla notte prima, ai negozi quando esce un nuovo modello.
Già negli anni sessanta, i
Situazionisti (Debord, Vaneigem, ecc...) parlavano di