venerdì 19 aprile 2013


Possibile che nessuno abbia niente da ridire su Prodi?
Prodi è il principale artefice delle privatizzazioni così come sono state fatte: i costi a noi e i profittti a lorsignori. Gran parte dell'attuale debito pubblico consiste in quanto ci sono costate ferrovie (soprattutto), Alitalia, eccetera. Con manager che ne sono regolarmente usciti con le tasche piene (Cimoli, ad esempio l'ha girate tutte: Trenitalia, Alitalia, Tirrenia...).
Nel '95, con Berlusconi al governo insieme ai fascisti, abbiamo visto Prodi come una specie di salvagente. Quando venne a parlare a Pisa, io ero tra i molti fuori dal palacongressi, strapieno, a sentire il dibattito dai diffusori. Qualcuno obbiettò: - In Gran Bretagna la privatizzazione delle ferrovie ha portato ad un aumento dei costi per l'utenza e una diminuzione della sicurezza e dell'efficenza del servizio: - E lui: 
- Ma loro le privatizzazioni le hanno fatte male... noi le faremo molto meglio...-
Chiedetelo alle vittime della strage di Viareggio, com'è ora la sicurezza delle ferrovie!
Tragedia ampiamente annunciata anche da un'inchiesta di "Report" a cui seguì una denuncia nei confronti della trasmissione ma nessun provvedimento da parte della politica.
Continuiamo a dar fiducia a quesi mascalzoni!

E il processo "Why not"? Dal quale è stato scagionato dopo che l'indagine è stata bloccata?
Tutta la massa dei tontoloni che siamo l'ha presa per buona, ma nessuno ci ha chiarito come sono andate le cose. 5 miliardi di euro sono spariti per magia, mentre il punto dove l'indagine si è fermata li segnalava in mano a due tecnici di Nomisma (fonte: Ferruccio Pinotti, "Fratelli d'Italia", Rizzoli).
C'entra, Prodi, con Nomisma?

Continuiamo a far finta di niente.

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